Quali sono le minacce più temute dagli adolescenti? Dopo violenza sessuale e droga ci sono senz’altro bullismo e cyberbullismo, secondo i dati dell’Osservatorio indifesa di Terre des Hommes e ScuolaZoo che ha raccolto timori e opinioni di oltre 8.000 adolescenti italiani su violenza, discriminazioni e stereotipi di genere, bullismo, cyberbullismo e sexting.

In occasione della Giornata Nazionale contro bullismo e cyberbullismo a scuola (7 febbraio) è utile ricordare quanto siano diffusi questi fenomeni e come impattino sulla vita quotidiana di milioni di ragazzi e ragazze.

I dati dell’Osservatorio indifesa

6 adolescenti su 10 hanno assistito ad atti di bullismo e/o cyberbullismo. Quasi la metà degli adolescenti ha vissuto sulla propria pelle atti di bullismo da parte di compagni (44,9%, che sale al 46,5% nei maschi).

osservatorio indifesaIl cyberbullismo invece colpisce di più le ragazze: il 12,4% delle giovani ammette di esserne state vittima, contro il 10,4% dei ragazzi. A questo si somma la sofferenza provocata dai commenti a sfondo sessuale, subìti dal 32% delle ragazze, contro il 6,7% dei ragazzi. Tra le molestie online, le provocazioni in rete, conosciute come “trolling”, disturbano il 9,5% degli adolescenti, ma colpiscono di più i maschi (16% delle femmine (7,2%).

Tra le ansie degli adolescenti italiani sui temi legati a bullismo e cyberbullismo è proprio la violenza in rete a fare più paura. Il cyberbullismo viene infatti percepito da 4 adolescenti su 10 (39,7%) come molto rischioso; ad essere più preoccupati sono i maschi (43,2%), rispetto alle femmine (38,2%).

Al secondo posto troviamo la paura di diventare bersaglio di trolling e di subire molestie online, con il 37,3%. Qui ad essere più preoccupate sono le ragazze (39,5%) contro il 31,7% dei maschi.

La perdita della propria privacy è considerato un rischio dal 33,1% degli adolescenti, con lo scarto di un punto tra femmine e maschi, a favore di quest’ultimi.

Il 32% delle ragazze teme di diventare bersaglio di appellativi volgari, cosa che preoccupa solo il 21,8% dei ragazzi.

Essere adescate online è l’incubo da una ragazza su 3 (28,4%).

Tra i rispondenti al questionario ci sono anche coloro che mettono in pratica atti di bullismo e/o cyberbullismo: 1 ragazzo su 10 ammette di aver compiuto atti di bullismo e/o cyberbullismo, mentre la percentuale si dimezza quando a rispondere sono le ragazze.

Le conseguenze sulla psiche dei ragazzi

Chi vive un’esperienza di bullismo o di cyberbullismo sulla propria pelle sviluppa sentimenti di vergogna, ansia e malessere profondo, anche fisico. Le conseguenze, come la bassa autostima o la depressione, si possono protrarre fino all’età adulta se l’adolescente non viene correttamente aiutato a superare il trauma, in primo luogo dai genitori e dagli amici, ma potrebbe essere necessario l’aiuto di esperti psicologi dell’età evolutiva.

La violenza tra pari, online e offline, è una realtà con cui i nostri ragazzi e ragazze devono fare i conti. Realmente subìta, o soltanto percepita, entra nelle loro vite, probabilmente li agita e li condiziona e lascia dei segni sulla loro personalità”, dichiara Paolo Ferrara, Direttore Generale di Terre des Hommes. “È una violenza fatta di contatto fisico, ma ancora più spesso è un attacco alle proprie insicurezze, a quella identità che va formandosi, in modo sempre più marcato, proprio negli anni dell’adolescenza. Questo ci dice l’Osservatorio indifesa, diventato ormai un punto di riferimento unico, per contenuti e numero di ragazzi coinvolti, nel panorama italiano. Un luogo di ascolto fondamentale che ha permesso a Terre des Hommes e ai suoi partner di costruire percorsi di partecipazione giovanile sempre più innovativi e coinvolgenti, quali il Network indifesa o il ProteggiMI Tour”.

Un video per aprire gli occhi

Per la Giornata Nazionale contro bullismo e cyberbullismo a scuola Terre des Hommes presenta anche il video @pri gli Occhi# del regista Stefano Girardi. Il corto realizzato dalla casa di produzione Moovie On parte dall’idea che nel fenomeno del bullismo coabitino due generi di carnefici. Quelli che attuano fisicamente il sopruso e quelli che, al posto di indignarsi ed intervenire, si girano dall’altra parte o, peggio ancora, avallano questi comportamenti. Tale connivenza diventa, nel caso del cyberbullismo, ancora più forte ed amplificata dall’utilizzo dei social network. Qui, i “bulli indiretti” svolgono la parte più feroce condividendo questi contenuti senza pensare alle conseguenze.

Nella storia il video diventa virale e, come una palla di neve, si ingrossa sempre di più distruggendo quello tutto quello che trova”, afferma Girardi. “Chi guarda questi video e condivide questi atti vessatori trovandoli divertenti in realtà non li sta guardando veramente, ha gli occhi chiusi, perché se li vedesse per quello che sono, li aprirebbe. Questo è il nostro augurio, educare i ragazzi ad aprire gli occhi per intervenire in difesa dei più deboli”.

Cos’è l’Osservatorio indifesa

E’ nato nel 2014 per raccogliere le opinioni degli adolescenti italiani attraverso un questionario somministrato online attraverso il sito e il canale instagram di ScuolaZoo (4 milioni di follower) e le scuole italiane coinvolte con la Campagna indifesa. Dal suo avvio a oggi ha coinvolto più di 20.000 ragazzi e ragazze di tutta Italia. Per questo l’Osservatorio rappresenta, a oggi, l’unico punto d’osservazione permanente su temi come violenza di genere, discriminazioni, bullismo, cyberbullismo e sexting ed è uno strumento fondamentale per orientare le politiche delle istituzioni e della comunità educante italiana.

Scarica l’Osservatorio indifesa 2019

La Campagna “indifesa” di Terre des Hommes è nata per garantire alle bambine di tutto il mondo istruzione, salute, protezione da violenza, discriminazioni e abusi. Con questa grande campagna di sensibilizzazione Terre des Hommes ha messo al centro del proprio intervento la promozione dei diritti delle bambine nel mondo, impegnandosi a difendere il loro diritto alla vita, alla libertà, all’istruzione, all’uguaglianza e alla protezione. Tutto ciò a partire da interventi sul campo volti a dare risultati concreti per rompere il ciclo della povertà e offrire migliori opportunità di vita a migliaia di bambine e ragazze nel mondo.

Ecco alcune infografiche tratte dai dati raccolti